Qualsiasi microorganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano in grado di provocare infezioni, allergie o intossicazioni è da considerarsi un agente biologico secondo l’art. 267 del D.Lgs. 81/08 s.m.i..
Gli agenti biologici sono ripartiti nei seguenti quattro gruppi per rischio crescente di infezione:
a) agente biologico del gruppo 1: poche probabilità di causare malattie in soggetti umani;
b) agente biologico del gruppo 2: può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
c) agente biologico del gruppo 3: può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l’agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;
d) agente biologico del gruppo 4: può provocare malattie gravi in soggetti umani e
costituisce un serio rischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella
comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
Accanto alle attività nella quali l’impiego degli agenti biologici è necessario al loro stesso svolgimento (ad esempio produzioni biotecnologiche, depurazione biologica delle acque reflue, farmaceutica..) ne esistono altre nelle quali la presenza di agenti biologici nocivi rappresenta un fattore superfluo, frequentemente inevitabile, ma comunque indesiderato (esempio macelli, smaltimento rifiuti…). In tal caso non si parla di impiego di agenti biologici, ma di loro possibile presenza.
Il Datore di Lavoro ha l’obbligo (ai sensi dell’art. 271 del D.Lgs. 81/08) di valutare il rischio biologico classificando tutti gli agenti biologici presenti nella propria attività che possono rappresentare un pericolo per la salute umana, fornire informazione sulle malattie che possono essere contratte e dei loro potenziali effetti allergici e tossici. Ha obbligo altresì di applicare i principi di buona prassi microbiologica, ed adottare in relazione ai rischi accertati, le più efficaci misure protettive e preventive.
SicurPre è in grado di fornire completa assistenza al Datore di Lavoro per la valutazione del rischio biologico nei processi produttivi che necessitino di essere valutati.